Amami come sei (Monsignor Lebrun)
Conosco la tua miseria, le lotte
e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo: so
la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: „Dammi il tuo cuore! Amami come sei!”
Se aspetti di essere un angelo
per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del
dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non
commettere più, non ti permetto di non
amarmi. Amami come sei!
In ogni istante e in qualunque
situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà,
amami... come sei…
Voglio l'amore del tuo povero
cuore; se aspetti di essere perfetto,
non mi amerai mai. Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un
serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore…? Non sono Io
l'Onnipotente…? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e
preferire il povero amore del tuo cuore, non sono Io padrone del mio amore?
Figlio mio, lascia che ti ami,
voglio il tuo cuore. Certo voglio col
tempo trasformarti ma per ora ti amo come sei… E desidero che tu faccia
lo stesso. Io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in
te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che
dai cenci salga continuamente un gran grido: „Gesù ti amo!”
Voglio unicamente il canto del
tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una cosa
sola m'importa, di vederti lavorare con
amore. Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così
debole che alimenterebbero il tuo orgoglio; non ti preoccupare di questo.
Avrei potuto destinarti a grandi
cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai… perché
ti ho creato soltanto per l'amore. Oggi
sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re dei Re! Busso
e aspetto! Affrettati ad aprirmi! Non allegare la tua miseria. Se tu conoscessi
perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore!
Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare
di fiducia. Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte;
voglio che tu faccia anche l’azione più insignificante solo per amore.
Conto su di te per darmi gioia… Non ti preoccupare di non
possedere virtù: ti darò le mie. Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi
hai dato l’amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare… Ma
ricordati… Amami come sei…
Ti ho dato mia Madre! Fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così
puro. Qualunque cosa accada, non
aspettare di essere santo per abbandonarti all’amore. Non mi ameresti mai… Va! Amami come sei! (mons.
Lebrun).
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